“Gli occhi del Re: Figlio scelto” di Giulia Nurchis – Recensione

Buongiorno lettori! Oggi vi parlo di un fantasy ambientato in un mondo immaginario ispirato all’antica Grecia: “Gli occhi del re: figlio scelto” di Giulia Nurchis. Ho adorato questo libro, è uno dei miei preferiti di quest’anno!

copertina gli occhi del re figlio scelto

Gli occhi del re: Figlio scelto

Autrice: Giulia Nurchis

Editore: Autopubblicato

Data di uscita: 9 settembre 2020

Pagine: 560

Formato: flessibile 21,80 € – ebook 9,99 €

Genere: fantasy storico

Età di lettura: adulti

Trama

A soli otto anni, Aighas aveva perso tutto. L’odio e il dolore che provava sembravano eterni, senza fine, destinati a consumarlo nelle lunghe notti passate a piangere, a sognare della madre uccisa dal padre davanti ai suoi occhi. Ma così non è stato. La forza d’animo, il coraggio, l’aiuto delle persone che ha incontrato e a cui si è legato gli hanno permesso di crescere, di andare avanti nonostante tutto. Presto ha imparato che il sangue non crea legami indissolubili, che gli affetti si possono scegliere e vale la pena lottare, sacrificarsi per essi nonostante il dolore e la sofferenza. Nella seconda occasione che gli è stata concessa, Aighas è riuscito a costruirsi una nuova vita con una nuova famiglia e il suo cuore è tornato a battere non più per rabbia ma per amore, nonostante le cicatrici impresse nel suo animo ancora lo feriscano. Aighas sarebbe capace di qualsiasi cosa pur di non perdere quegli affetti così profondi, così faticosamente conquistati, ma la vita è testarda, spesso crudele: le scelte che impone non sono mai semplici e distinguere il bene dal male non è mai immediato come potrebbe sembrare…

Recensione

«Come ti chiami?» chiese.
«Aighas», dissi con voce tremante, «figlio di Maireo, principe di Liokene.»
«No,» rispose lui, «ora sei solo Aighas, principe di niente, figlio di nessuno.»

Ho amato questo libro dall’inizio alla fine, non c’è un solo capitolo che mi abbia annoiata. Per quanto la prima parte sia meno ricca d’azione rispetto alla seconda, fin da subito ha catturato la mia attenzione e, senza che neanche me ne accorgessi, mi sono affezionata immediatamente ad Aighas e a tutti gli altri protagonisti di questa storia meravigliosa.

Figlio di nessuno

Aighas è un bambino di otto anni quando viene condotto dal fratello Aimatos alla corte di Eiro, re dell’Ergeseneo. Per aver tentato di difendere sua madre dal proprio padre, il re di Liokene, Aighas è stato ripudiato. Egli sarà quindi cresciuto nel palazzo di re Eiro e destinato a diventare il primo guerriero di Salai, principe ereditario dell’Ergeneseo, che ha solo un anno in più di lui.

All’inizio il rapporto tra i due è difficile: Salai non accetta che non gli sia stata data la libertà di scegliere il suo primo guerriero e vede in Aighas un nemico. Quest’ultimo infatti ha gli occhi azzurri e affilati, i capelli neri, il viso dalle forme taglienti, la pelle olivastra e un fisico asciutto; al contrario gli abitanti del luogo hanno una corporatura più robusta, la pelle ambrata e occhi grandi color del bronzo. Liokene e l’Ergeseneo sono stati in guerra per anni e gli abitanti dei due regni non l’hanno ancora dimenticato. Aighas però presto avrà occasione di dimostrare la sua lealtà verso Salai e la sua nuova famiglia, la sua forza e il suo coraggio.

Tra intrighi e segreti, la crescita di Aighas e Salai al palazzo di re Eiro

La prima parte della storia segue soprattutto la crescita interiore di Aighas che dovrà anche imparare a gestire l’odio e la rabbia che covano in lui da quando il padre ha sfondato il cranio della madre con l’elsa della spada davanti ai suoi occhi. L’amicizia che si instaura tra Aighas e Salai è un altro cardine di questo libro ed è uno degli elementi che ho amato di più.

Fondamentale è però anche l’evoluzione dei rapporti tra i membri della famiglia di re Eiro. Nulla è infatti semplice come si potrebbe credere: l’addestramento a cui vengono sottoposti i nobili dell’Ergeseneo è durissimo e per Salai e Aighas dai quali un giorno dipenderà la sorte del regno lo è ancora di più. Ci sono inoltre intrighi, tradimenti e segreti alla corte. Aighas cercherà in tutti i modi di mantenere unita la sua nuova famiglia che è ciò che conta di più per lui e in un momento di estrema difficoltà si rivolgerà agli dei.

Oh divinità antiche che abitate questo luogo, vi scongiuro, non abbandonatemi. Proteggete me e la mia famiglia, proteggete la nostra pace o datemi la forza perché possa farlo io in vostra vece, in cambio vi darò qualsiasi cosa vogliate.

Dei e profezie

Gli dei sono una presenza costante nelle azioni e nei pensieri dei personaggi, ma non compaiono mai davvero. Ciò che può essere dovuto all’azione degli dei può essere allo stesso modo frutto del caso. Insieme alle profezie sempre ambigue e difficili da interpretare, gli dei sono l’unica componente davvero “fantasy” di questo libro.

L’ambientazione è inventata dall’autrice, ma richiama tantissimo l’antica Grecia ed è talmente ben costruita da essere estremamente verosimile. Usi e costumi cambiano da luogo a luogo. A seconda della classe sociale e dell’istruzione che è stata loro impartita, le persone hanno convinzioni diverse di ciò che è giusto e sbagliato. La società maschilista dei dodici regni è costruita in modo meticoloso e contrapposta a quella ben diversa del popolo di Ygdar, il regno dei barbari che confina con i regni a nord. Ogni regno ha inoltre le sue peculiarità e tradizioni.

Troviamo quindi all’interno di questo libro non solo il tema dell’amicizia e della lealtà verso il proprio regno e la propria famiglia, ma anche quello dell’emarginazione e dell’intolleranza verso altri popoli e culture. È inoltre presente la tematica dell’omosessualità che dai personaggi viene affrontata in modo diverso a seconda della cultura di appartenenza.

Azione e colpi di scena

La seconda parte del libro è molto più ricca d’azione. Le relazioni tra i vari regni sono sempre più tese, le alleanze consolidate dai matrimoni combinati si sgretolano e il re dagli occhi verdi proveniente dal nord è pronto a conquistare i regni che dominano sul mare. Le scene di combattimento e di battaglia sono ben descritte, ma anche in quei momenti l’attenzione viene sempre posta sui personaggi e sulle relazioni tra di loro. Ci sono inoltre diversi colpi di scena: alcuni sono intuibili grazie agli indizi disseminati nel testo, altri invece mi hanno colto completamente di sorpresa. Ho letto gli ultimi capitoli in lacrime. Mi sono emozionata molto leggendo questo libro, essendomi affezionata ai suoi protagonisti.

Le illustrazioni e lo stile di scrittura

Ho apprezzato molto lo stile di scrittura coinvolgente e mai pesante, nonostante tutto sia descritto nei minimi dettagli. Le vicende sono narrate dal punto di vista di Aighas in prima persona al passato e credo che questo sia uno dei motivi per cui mi sono sentita così coinvolta dalla storia del protagonista. Mi è piaciuto tantissimo il fatto che all’interno del libro fossero presenti diverse illustrazioni create dall’autrice (potete vederne alcune nel video in fondo all’articolo 😉 ). Sono inoltre presenti la mappa e l’appendice con l’indice dei personaggi e le descrizioni dei regni. “Gli occhi del re: figlio scelto” è presentato con un’edizione curatissima che non ha nulla da invidiare ai libri pubblicati dalle case editrici.

Autoconclusivo, ma aspetto il seguito!

“Gli occhi del re: figlio scelto” è un libro che vi consiglio tantissimo! Non è un fantasy ricco di magia e per questo credo che possa essere apprezzato molto anche da chi ama i romanzi storici. Può essere considerato un autoconclusivo, non c’è nessun cliffhanger terribile, ma appena ho terminato la lettura non ho potuto fare altro che sperare che l’autrice avesse intenzione di scrivere un seguito, non sono ancora pronta a lasciare questo mondo.

Il libro è lungo: vengono presentati molti personaggi tutti ben caratterizzati e spesso dilaniati da conflitti interiori e scelte difficili da compiere. Mi piacerebbe scoprire di più sul loro passato e leggere magari degli spinoff su di loro. Tra l’ultimo capitolo e il resto del libro c’è inoltre un salto temporale. Sono curiosa di scoprire di più su cosa sia avvenuto in quel periodo, spero di poterlo leggere nel seguito!

Ringrazio tantissimo Giulia Nurchis per avermi inviato una copia del suo libro

Booktrailer

Vi lascio qui sotto il booktrailer pubblicato dall’autrice grazie a cui potrete leggere la trama e vedere alcune immagini che troverete all’interno del libro 😉

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